Arriva un nuovo cucciolo:
alcuni utili consigli dopo la chiacchierata che abbiamo fatto in studio
Perche' e' necessario Vaccinare il mio cane?
Le malattie che possono colpire il cane sono numerose ed alcune di esse possono diventare pericolose anche per l'uomo: la vaccinazione rimane
l'unico strumento in grado di fornire la protezione contro tutte queste malattie.
Solitamente i cuccioli sono protetti durante le prime settimane della loro vita, grazie all’immunità trasmessa attraverso il primo latte materno
(colostro). Questa immunità, comunque, diminuisce rapidamente lasciando il cucciolo suscettibile alla malattia nel giro di alcune settimane.
A questo punto, la vaccinazione prende il posto della madre e fornisce la protezione necessaria attraverso la stimolazione delle difese immunitarie
proprie del cucciolo.
Se eseguita regolarmente, la vaccinazione può proteggere la vita del tuo animale: ma questo risulta possibile solo se la maggior parte dei
proprietari di cani - come te - si reca dal Medico Veterinario per un controllo annuale della salute del proprio piccolo amico.
Contro quali malattie e' importante vaccinare il mio
cane ?
Le malattie infettive che minacciano il tuo cane sono numerose:
La gastroenterite
infettiva (parvovirosi)
Si tratta di una malattia grave il cui decorso può essere mortale, soprattutto nei cuccioli. I cani colpiti eliminano il virus con le feci.
Nonostante i programmi di vaccinazione, la malattia è ancora molto diffusa in tutt'Italia.
I sintomi principali sono: vomito frequente, diarrea profusa, febbre. La terapia è di difficile attuazione e spesso senza successo.
Il cimurro
Il cimurro è una malattia virale molto contagiosa. Anche se il cimurro è diventato sempre più raro grazie ai programmi di vaccinazione, restano pur
sempre in Italia dei focolai di questa malattia. Esistono tre diversi complessi di sintomi: una forma
respiratoria (tosse, starnuti, secrezioni nasali ed oculari, polmonite); una forma
intestinale (diarrea più o meno profusa e vomito) ed una forma
neurologica fatale (paralisi, disturbi motori e dell'equilibrio, convulsioni e cambiamenti del comportamento). In associazione a queste forme spesso si rilevano sintomi cutanei
(infiammazioni del muso e zampe). Non esiste alcun trattamento specifico contro la malattia.
L'epatite contagiosa virale
L'epatite contagiosa è una malattia grave, soprattutto nei cuccioli, provocata dall'Adenovirus canino. I sintomi tipici della malattia sono: vomito,
apatia, febbre ed ittero. In Italia esiste ancora, anche se in forma rara.
La leptospirosi
Questa malattia è provocata da batteri chiamati Leptospire. La malattia si contrae mediante le urine infette di topi e/o altri cani. Le acque di
canali e fiumi contaminate dall'urina infetta rappresentano la fonte di contaminazione primaria in molte aree d’Italia.
La leptospirosi può risultare mortale ed i cani infetti possono eliminare le Leptospire ad intermittenza attraverso le urine per mesi o addirittura
anni.
E’ una zoonosi, cioè può causare una grave malattia anche nell’uomo (la malattia di Weil).
La tosse del canile
Malattia molto contagiosa delle vie respiratorie caratterizzata da tosse profonda (secca e dolorosa), di solito trasmessa in luoghi dove i cani
vengono mantenuti in raggruppamenti (ad es. canili, pensioni, mostre, ecc). Raramente è fatale, il trattamento risulta generalmente efficace.
La rabbia
Malattia fatale, trasmessa dalla saliva infetta soprattutto attraverso il morso e il graffio di animali infetti.
Gli animali che si ammalano manifestano sintomi a carico del sistema nervoso, attraverso tre fasi della malattia più o meno pronunciate: cambiamenti
del comportamento (gli animali feroci diventano docili), la fase di aggressività ("rabbia furiosa") ed infine i fenomeni di paralisi muscolare.
E' una malattia trasmissibile all'uomo attraverso il morso, e non è presente da anni sul territorio nazionale. La vaccinazione antirabbica è
obbligatoria se il tuo cane deve viaggiare all’estero (Europa e paesi-EU e non –EU) e può essere consigliata dal veterinario in aree di particolare rischio (regioni che confinano con i paesi
dell'Est, ex-Jugoslavia, Austria, Francia).
A partire dalle 6-7 settimane di età è di vitale importanza consultare un Medico Veterinario per stabilire il programma di vaccinazione del cucciolo
in base all’età, razza, rischi legati all’ambiente e stile di vita.
Per assicurargli una protezione immunitaria efficace, il cucciolo deve essere vaccinato due o tre volte ad intervalli di tre o quattro settimane.
Queste prime vaccinazioni nella vita del tuo cane costituiscono la "vaccinazione di base".
Se prendi un cane dal canile o per strada per prima cosa portalo per una visita di controllo dal Medico Veterinario. Egli deciderà il piano
vaccinale appropriato.
E' necessario ripetere la vaccinazione?
L'immunità verso le malattie non dura per sempre e gradualmente si affievolisce, lasciando che il tuo cane possa correre dei rischi.
Fino all’anno di età è opportuno che il giovane cane riceva tutte le vaccinazioni di base necessarie che gli consentano di raggiungere una solida immunità.
E' opportuno che il tuo cane sia sottoposto ad un check-up di controllo ogni anno. Con l’occasione il Veterinario potrà verificare le condizioni generali del tuo animale ed attuare gli opportuni richiami vaccinali.
Identificazione del cucciolo
L’identificazione e l’iscrizione dei cani di proprietà all’Anagrafe canina della propria Regione è obbligatoria su tutto il territorio nazionale . In Piemonte il metodo dell’identificazione dell’animale tramite tatuaggio è stato sostituito dall’inserimento del microchip, una piccola capsula contenente un codice magnetico di 15 cifre. Prima di prendere un cane, a qualunque titolo, occorre accertarsi che l’animale sia stato identificato e iscritto all’Anagrafe canina piemontese.
Il proprietario di una cucciolata, infatti, deve far applicare il microchip a tutti gli animali prima di cederli e in ogni caso prima del compimento del 60° giorno di vita. Il proprietario è inoltre tenuto a comunicare all’Anagrafe canina, entro 15 giorni, anche l’acquisizione di un cane nato e registrato fuori Regione, la cessione definitiva o la morte del proprio animale, oppure il suo eventuale cambio di residenza. Lo smarrimento del proprio cane, invece, va segnalato al Corpo di Polizia Municipale, entro tre giorni.
La modulistica necessaria per il compimento delle seguenti operazioni è presente sul sito dell’Asl Cn2 nell’area modulistica del Servizio Veterinario
Un cane deve essere identificato tramite microchip ed iscritto all’anagrafe canina presso il Servizio Veterinario dell’ASL di residenza entro 60 giorni dalla nascita e comunque prima della sua cessione. ( L.R. n°18 19/7/2004).
Il servizio Asl è offerto al costo della tariffazione regionale di € 3,50 per ogni cucciolo. Il servizio privato è tariffato dal professionista.
Per l’intervento è necessario recarsi all’appuntamento con il cane, portando con sé un documento d’identità e il codice fiscale . L’obbligo della identificazione e iscrizione all’anagrafe è a carico del proprietario della cucciolata ed è indipendente dal titolo oneroso o meno della cessione, ovvero il cucciolo deve essere identificato anche se viene regalato.
Se il cane acquistato è già stato identificato, è necessario segnalare al Sevizio veterinario il cambio di proprietà dell’animale. La cession e di un cucciolo, per legge, non deve avvenire prima di 60 giorni dalla nascita, tempo fisiologicamente indispensabile perché il cucciolo resti a contatto con la madre.
Come cessione o acquisizione di un cane si intende il trasferimento dalla proprietà di un cane tra due soggetti. Questo atto va formalizzato con la compilazione dell’apposito modello che deve essere presentato, entro 15 giorni, presso il servizio veterinario dell’ASL di registrazione se il cane è provvisto di microchip, ovvero presso gli uffici comunali del comune di residenza se tatuato.
Il modello di cui sopra deve essere sempre compilato e registrato, anche quando il cane è ceduto a titolo gratuito.
Il modello, da compilare sempre interamente, riporta i dati anagrafici completi sia del vecchio che del nuovo proprietario e prevede in calce la duplice firma obbligatoria di entrambi i soggetti.
E’ regola che le firme siano apposte in originale presso gli uffici pubblici; vengono tuttavia accettate autocertificazioni via fax corredate di copia del documento identificativo ai sensi del art. 7, capo II, D.P.R 403 del 20.10.1998.
Chiunque intenda a qualsiasi titolo detenere un cane è tenuto ad accertarsi preliminarmente della registrazione e identificazione dello stesso. (L.R. 18.2004. art. 3, comma 1)
( Inosservanza: sanzione amministrativa da € 38,00 a € 232,00)
Il trasferimento della residenza del proprietario o anche del luogo di detenzione abituale del cane deve essere segnalato all’Asl territorialmente competente mediante autocertificazione secondo l’apposito modello, che va presentato direttamente agli sportelli oppure trasmesso via fax corredato di copia di documento di riconoscimento in corso di validità.
La segnalazione va effettuata comunque, anche per variazioni minime .
Oltre a costituire obbligo normativo,questo dato risulta estremamente utile nel rintraccio dei proprietari di cani smarriti. A questo proposito si ricorda di segnalare anche ogni variazione del recapito telefonico.
La Leishmaniosi
La leishmaniosi è una malattia grave, spesso mortale per il cane, e che può colpire anche l'uomo. Importante conoscerne i sintomi e la prevenzione.
La leishmaniosi canina è la terza malattia trasmessa da vettori più importante al mondo, sia per diffusione che per gravità. E’ ormai presente in tutta Italia e purtroppo è spesso mortale per il cane: benché esistano dei farmaci e delle cure per tenere sotto controllo i sintomi e l'evolvere dell'infezione, dalla leishmaniosi il cane non può guarire.
La malattia è causata da un micrororganismo, la Leishmania infantum, che si trasmette al cane attraverso la puntura di un insetto, il flebotomo o pappatacio (Phlebotomus perniciosus), noto anche come "mosca della sabbia". Di fatto però assomiglia più ad una piccola zanzara, sia per l'aspetto affusolato che per il fatto che punge succhiando sangue.
La Leishmania è un parassita piuttosto particolare perché, per svilupparsi e moltiplicarsi, ha bisogno di avere a disposizione sia il corpo di un flebotomo sia quello di un mammifero come il cane: le femmine del flebotomo per deporre le uova devono pungere il cane e succhiarne il sangue. Se questi è infetto, le Leishmanie si trasferiscono nello stomaco dell'insetto dove si sviluppano e si moltiplicano diventando infettanti. Così, quando il pappatacio pungerà un cane sano, potrà trasmettere il parassita attraverso il morso
La leishmaniosi è una zoonosi, ovvero può colpire anche l'essere umano. La trasmissione diretta da cane a uomo non è possibile perché, anche in questo caso, il vettore necessario è sempre il flebotomo. Infatti, i cani fungono solo da ospite “serbatoio” di Leishmania infantum. Proprio per questo motivo è importante trattare con un antiparassitario esterno con attività repellente anche i cani già leishmaniotici, così da impedire ai flebotomi di pungerli ed infettarsi. Il trattamento dei cani con prodotti repellenti riduce indirettamente il rischio di malattia anche nell’uomo.
Nel cane la malattia si manifesta principalmente in forma generalizzata, detta anche viscero-cutanea, con un decorso generalmente subacuto o cronico. I segni clinici di più frequente riscontro nei soggetti leishmaniotici sono: 1- ingrossamento dei linfonodi (linfoadenomegalia); 2- lesioni cutanee (dermatite esfoliativa, ulcerazioni cutanee, alopecia periorbitale, onicogrifosi); 3- mucose pallide; 4- perdita di peso; 5- febbre e letargia; 6- riduzione dell'appetito; 7- epistassi; 8- lesioni oculari.
Tutti i cani affetti da Leishmaniosi sviluppano glomerulonefrite, un processo infiammatorio renale determinato dalla deposizione di immunocomplessi nel glomerulo renale. Il grave e progressivo danno che ne consegue determina, nel medio-lungo periodo, la comparsa di insufficienza renale cronica che rappresenta la principale causa di decesso dei cani malati.
Attualmente non esistono farmaci capaci di debellare tutti i microrganismi responsabili della leishmaniosi, e quindi di far guarire il cane. La cura è mirata a gestire i sintomi e tenere sotto controllo la malattia. Purtroppo la prognosi è spesso negativa. Per tale motivo è fondamentale agire con la prevenzione.
Per prevenire la leishmaniosi è importante ridurre al minimo la possibilità di puntura da parte dei flebotomi. Per farlo, poiché esistono in commercio numerosi prodotti antiparassitari, è importante accertarsi che sul foglietto illustrativo sia indicato anche l'effetto repellente nei confronti dei flebotomi e l'attività di riduzione del rischio di trasmissione di leishmaniosi.
Si possono poi avere semplici ed utili accortezze:
Ridurre l'esposizione notturna del cane al parassita, evitando lunghe passeggiate serali e ricoverando il pet durante la notte (i flebotomi sono più attivi dal crepuscolo all'alba);
Applicare alle finestre zanzariere dalle maglie fitte;
Utilizzare insetticidi ambientali per uso domestico;
A conclusione del programma di prevenzione sottoporre il cane ad esami sierologici.
GATTO
Test FIV/FELV
La leucemia felina (FeLV) è una malattia contagiosa, molto diffusa tra i gatti, in cui causa un’elevata mortalità. Il virus della FeLV (Retrovirus) è trasmesso dal gatto infetto tramite saliva, secrezioni o sangue e questo può avvenire anche nelle fasi iniziali dell’infezione, quando il gatto non manifesta ancora alcun sintomo. Una gatta, se è infetta, può trasmettere l’infezione ai gattini durante la gravidanza. La malattia colpisce di preferenza i gatti giovani, in particolari quelli randagi o che vivono all’aperto.
Una parte dei gatti che infetti riesce ad eliminare il virus spontaneamente e diventare immune, anche se non è nota la durata dell’immunità naturale. Nei gatti in cui non si sviluppa l’immunità il virus invade l’organismo, in particolare il midollo osseo, dove si producono le cellule del sangue e quelle responsabili delle difese immunitarie.
L’unico modo per proteggere il nostro gatto è sottoporlo a controlli periodici e test specifici dal veterinario, in modo da poter intervenire tempestivamente e di evitare l’insorgere di altre malattie.
Purtroppo non esiste ancora una cura per la FeLV, ma attraverso un’alimentazione sana e controllata e visite veterinarie periodiche anche un gatto ammalato può vivere meglio.
La sindrome detta Immunodeficienza felina (FIV) è una malattia infettiva causata da un retrovirus ed ha un comportamento analogo al virus HIV dell’uomo, che provoca l’AIDS. Il virus FIV non è in grado di infettare l’uomo o altri animali non felini.
Il virus si trasmette direttamente ai gatti infetti a quelli sani per contatto diretto tramite scambi di fluidi organici (saliva, sangue) e non resiste nell’ambiente. La malattia ha una maggiore incidenza nelle zone urbane e nei luoghi dove si ha un’alta concentrazione di gatti randagi. È molto diffuso tra i gatti maschi adulti non sterilizzati, liberi di uscire all’esterno, che lottano tra loro mordendosi quando cercano di difendere il territorio dagli altri maschi. Putroppo, tutti nostri gatti sono a rischio di infezione.
Ad oggi non esiste ancora una cura per la FIV, ma è determinante sapere se il nostro gatto è sieropositivo, perché i controlli e le vaccinazioni periodiche, una buona igiene e una corretta nutrizione possono migliorare ed allungare la sua vita.
La Toxoplasmosi
La toxoplasmosi è una malattia causata da piccoli parassiti del genere protozoa Toxoplasma gondii. Il toxoplasma sopravvive all’interno di vari animali tra cui tutti i mammiferi, uomo compreso, e i volatili che fungono da veicolo del parassita. Il gatto è l’unico ospite definitivo cioè l’unico in cui i parassiti si riproducono.
Il gatto può infettarsi quando si nutre di roditori e uccelli contaminati o ingerendo carne cruda.
I gatti randagi e quelli abituati a vivere all’esterno sono più soggetti a contrarre la malattia. La malattia si verifica con lo sviluppo di uova (le oocisti) all’interno del tessuto nervoso, muscolare e viscerale del gatto, che può espellere a sua volta feci potenzialmente pericolose (le oocisti sono in grado di sopravvivere anche per un anno in ambiente umido).
I gatti possono essere infetti senza sviluppare la malattia. La toxoplasmosi è prevalentemente asintomatica e i sintomi possono essere confusi con altre patologie (febbre, inappetenza, dimagrimento). La malattia ha sempre esito favorevole, diventa pericolosa solo se associata ad altre affezioni (FIV o FeLV) perché ne aggrava di molto i sintomi.
Le persone possono contrarre questo parassita in due modi: ingerendo le oocisti emesse con le feci dai gatti infetti ( consumando verdure lavate male, raccolte dove il gatto ha defecato), oppure mangiando carni poco cotte di animali contaminati (carne di maiale o di pecora). Nell’uomo la toxoplasmosi non dà sintomi o comunque molto lievi che portano allo sviluppo anticorpi protettivi.
L’infezione è invece pericolosa se contratta durante la gravidanza. Infatti, se una donna incinta sieronegativa (non ha mai avuto contatto con il parassita) viene infettata, può trasmettere il toxoplasma al feto (nel 30-50% dei casi) e può causare l’aborto. Se sono positive sono protette perché hanno già gli anticorpi, e non hanno nulla da temere. Se invece sono sieronegative devono adottare alcuni accorgimenti e regole igieniche per evitare di venire a contatto con il parassita.
La rinotracheite infettiva
Le infezioni virali delle prime vie respiratorie sono un problema molto frequente nei gatti. I responsabili, nella maggior parte dei casi, sono due virus, un herpesvirus e un calicivirus molto contagiosi per i gatti ma non costituiscono al problema per le persone, a cui non sono trasmissibili. Il contagio avviene tramite saliva, secrezioni prodotte da occhi e naso, feci. I soggetti più a rischio sono i gatti molto giovani, i cuccioli non vaccinati e quelli che vivono all’aria aperta o possono entrare in contatto con animali contaminati.
I sintomi di questi due virus sono molto simili da un punto di vista clinico: presenza di starnuti, naso che cola, infezione agli occhi e tendenza a tossire.
Questa malattia respiratoria, se non trattata adeguatamente, può portare a complicazioni come la presenza di congiuntiviti acute e croniche. Possono inoltre provocare una serie di piaghe sulla bocca e narici, rendendo difficoltoso il momento dei pasti. Purtroppo a volte i piccoli contraggono il virus dalla madre portatrice prima di ricevere la vaccinazione, infettandosi. I vaccini per la rinotracheite virale felina e la calicivirosi felina sono consigliati per tutti i gatti.
La panleucopenia felina
E' una malattia altamente contagiosa e potenzialmente letale, causa vomito , diarrea emorragica e abbattimento generale dell’animale, colpisce con differenti gradi di gravita' .
Si puo' prevenire la malattia con la vaccinazione
La FIV , FELV e la FIP
Leucemia Felina(FELV): è causata dal virus della leucemia felina, si trasmette attraverso scambio di saliva, sangue e contatto sessuale,questa patologia porta ad un abbassamento delle difese immunitarie con conseguenti infezioni secondarie.
Il rischio di morte per i gatti contagiati e sintomatici e' molto alto.
Immunodeficienza virale(FIV): è un lentivirus che colpisce il sistema immunitario causandone una non più corretta funzionalità. I soggetti affetti da tale patologia hanno un maggiore rischio di contrarre malattie secondarie.
Si contrae attraverso il contatto sessuale e lo scambio di sangue , la sterilizzazione riduce sensibilmente il rischio di contrarre la malattia.
Peritonite infettiva(FIP): è una malattia causata da un coronavirus mutato , è altamente infettiva tra i gatti, può avere un decorso molto rapido e dare morte nel giro di poco tempo.
Solo la FELV puo' essere prevenuta attraverso la vaccinazione.
I tuoi amici in treno , aereo e nave
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=3975&area=cani&menu=viaggiare
LE MALATTIE EREDITARIE PIU' COMUNI DEL CANE
Stoccaggio DNA di cani riproduttori di tutte le razze e Pastore Tedesco
COSA FARE IN CASO DI UNA CUCCIOLATA
Identificazione cucciolata
http://www.aslcn1.it/prevenzione/animali-da-affezione/anagrafe-canina/nascita-ed-identificazione/
Cessione del cane o del cucciolo
http://www.aslcn1.it/prevenzione/animali-da-affezione/anagrafe-canina/nascita-ed-identificazione/
Cambio di residenza
Acquisto di un cane al di fuori della regione di residenza
http://www.aslcn1.it/prevenzione/animali-da-affezione/anagrafe-canina/introduzione-da-fuori-regione/
Cosa devo sapere per convivere con un animale senza problemi
http://www.aslcn1.it/prevenzione/animali-da-affezione/legislazione/convivere-con-gli-animali/
e
LE PATOLOGIE PIU COMUNI DEL GATTO
Ectoparassiti del gatto
http://www.purina.ch/it/tutto-sui-gatti/salute-benessere/problemi-salute/Pagine/parassiti.aspx
AMBULATORIO VETERINARIO REVELLO
di Revello dott. Dario
Via Luigi Einaudi 24 - 12100 Cuneo .
Tel 0171 697381
Direttore sanitario dr. Dario Revello
Iscrizione albo dei medici veterinari provincia di Cuneo n° 641
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c.f. rvldra70t05d205f